Il convegno Blockchain, Smart Contract e Notariato il 23 Settembre 2019 ha visto coinvolti il Ministero dello Sviluppo Economico, Unidroit e la IBM. Il mondo notarile  sempre attento all’evoluzione digitale,  si è dimostrato sensibile al tema,  con “la dovuta prudenza”, come afferma il Notaio Giovanni Liotta, che deve necessariamente essere il tratto distintivo di una professione che ha come funzione quella della tutela del Diritto.

Il 21 Gennaio 2019 è stata approvata, dalle commissioni Affari Costituzionali e lavori pubblici del Senato come emendamento al Decreto Semplificazioni, la norma che inserisce per la prima volta nel nostro ordinamento le “tecnologie basate sui registri distribuiti come la blockchain e una definizione di smart contract”. L’iter prevede il passaggio del decreto in Aula e poi alla Camera. Una volta diventato Legge, l’Agid (Agenzia per l’Italia Digitale)  entro 90 giorni individuerà gli standar tecnici che i documenti  informatici dovranno rispettare per avere valore giuridico effettivo.

La blockchain è stata più volte definita come la nuova generazione di Internet. Nel dettaglio, si tratta di una specie di Internet delle Transazioni, o, in base ai punti di vista, Internet del Valore, in ogni caso legata a decentralizzazione, trasparenza, sicurezza e immutabilità. La proposta del Notariato in merito è stata incentrata su una duplice via, una riguardante i registri diffusi e l’altra i registri volontari digitali…