La digitalizzazione è un fenomeno destinato a crescere sempre di più e ad essere applicato a molteplici ambiti e servizi. All’interno di questa prospettiva del 4.0 si gioca la direttiva che ha tracciato la Commissione Ue proponendo l’uso di strumenti e processi digitali per la costituzione di società di capitali.
All’interno di questa direttiva della comunità europea l’intervento notarile ha senso nella misura in cui sarà sempre più necessario attuare un controllo di legalità nel mondo del digitale e nel web avrà sempre più valore garantire elevati standard di sicurezza.
FederNotai così si esprime al proposito: “la direttiva aprirebbe un grande spazio di rinnovato servizio pubblico notarile sulle reti telematiche, dove sarà possibile certificare a distanza, con forme video di immutata sicurezza, l’identità e la capacità del cliente e propone la sperimentazione di un atto notarile multimediale, cioè un atto capace di divenire contenitore di nuovi servizi e utilità nell’interesse dei cittadini e delle amministrazioni, in tempo reale e con la tradizionale certezza.”
Questo processo potrebbe richiedere l’introduzione di nuove norme sull’invalidità di un contratto o di prevedere ipotesi di errore legate alla tecnologia e ad i suoi effetti o di annulabilità per dolo informatico e questo implicherebbe tout court un aggiornamento del Codice Civile.
I cambiamenti saranno molteplici e potrebbero prevedere anche che i controlli avvengano attraverso videoconferenze con un collegamento audiovideo in tempo reale.
All’interno di questi notevoli cambiamenti ciò che invece resta confermato è il ruolo del Notaio come punto di riferimento per la sicurezza e per il controllo della legalità. Un caposaldo, questo, che permetterà la crescita e l’espansione della professione notarile in ambiti non ancora sperimentati.