Il 17 Gennaio 2020 è stato pubblicato il regolamento sulle DAT, grazie al Decreto del Ministero della Salute del 10 Dicembre 2019 n.18. Il decreto che entrerà ufficialmente in vigore il 1 febbraio 2020, sancisce in qualche modo l’operatività della legge sulle Dat.
Il regolamento definisce in effetti “i contenuti informativi della banca dati, i soggetti che concorrono alla sua alimentazione, le modalità di registrazione e di messa a disposizione delle DAT, le garanzie e le misure di sicurezza da adottare nel trattamento dei dati personali nel rispetto dei diritti della persona, le modalità e i livelli diversificati di accesso alla medesima banca dati”.(Notariato.it)
La norma transitoria n.11 prevede inoltre che anche i Notai entro sessanta giorni dall’attivazione della Banca Dati nazionale debbano trasmettere al Ministero della Salute un elenco delle persone che hanno già espresso dichiarazioni anticipate di trattamento e le copie delle relative DAT.
Ricordiamo che le DAT comunemente definite “testamento biologico o biotestamento” sono regolamentate dal art. 4 della Legge 219 del 22 dicembre 2017, entrata in vigore il 31 gennaio 2018.
Esse non sono altro che l’espressione delle proprie scelte e della propria volontà in materia di trattamenti sanitari nonché il consenso o il rifiuto di accertamenti diagnostici, scelte terapeutiche, singoli trattamenti sanitari.
La Banca Dati nazionale è invece stata istituita presso il Ministero della salute al fine di raccogliere le copie delle dat; garantirne l’aggiornamento; assicurare l’accessibilità.
Le Banche dati vengono aggiornate oltre che dai Notai anche dagli ufficiali di stato civile, i responsabili delle unità organizzative regionali competenti che abbiano regolamentato la raccolta di copia delle DAT.
Per sapere di più in merito alla disciplina delle DAT: Disposizioni anticipate di trattamento – DAT.
Possiamo quindi dire che il processo legato alle DAT giunge così al suo termine e scatta la fase pienamente operativa della legge stessa.
Un ottimo risultato a tutela della libertà personale inviolabile perno del diritto costituzionale italiano è stato finalmente raggiunto.
(Fonti: Consiglio Nazionale del Notariato; salute.gov.it)